...Per tutte le coppie che sognano di organizzare il proprio matrimonio in serenità

TUTTO CIÒ CHE SERVE PER GARANTIRE PROSPERITÀ

Il giorno del matrimonio, volendo seguire le tradizioni più note, bisognerebbe rispettare alcune “regole” al fine di garantire al matrimonio felicità e prosperità. Ad esempio, lo sapevate che è da considerarsi un segno positivo della sorte se la sposa viene svegliata al mattino dal canto degli uccelli o se scopre un ragno nascosto dentro le pieghe del vestito? Sembra buffo ma è proprio così. Ma andiamo con ordine. Per tradizione, si vuole che il giorno delle nozze la sposa porti con sé cinque oggetti:

Una cosa vecchia. Questa simboleggia il passato, tutta la vita antecedente al matrimonio e l’importanza che questa ricopre. Ogni sposa deve portare con sé un oggetto appartenente al proprio passato proprio per non dimenticarlo nel nuovo cammino che si va ad intraprendere.

Una cosa nuova. Questa come simbolo della vita che si sta per incominciare e delle nuove sfide che questa porterà con sé.

Una cosa prestata. Ovviamente sarà una persona cara a mettere a disposizione quest’oggetto, a simboleggiare che le persone care restano vicine anche nel passaggio dal vecchio al nuovo.

Una cosa regalata. Questa simboleggia l’affetto delle persone che si amano.

Una cosa blu. Indica sincerità e purezza da parte della sposa. Da tradizione, di questo colore sarà la giarrettiera, indossata nel caso di gonne ampie e coprenti.

Se volete ingraziarvi la buona sorte, ricordate che un velo vecchio è considerato più fortunato rispetto ad uno nuovo. In particolare se è preso in prestito da una donna felicemente sposata in quanto sembra che la felicità e la fertilità dell’altra donna passino, insieme al velo, alla nuova sposa.

Altra tradizione molto forte e viva tuttora è quella che il futuro marito non possa vedere l’abito da sposa se non al momento della cerimonia: vederlo prima porterebbe sfortuna. Inoltre è di cattivo augurio che lo sposo, una volta uscito di casa, torni indietro per qualche dimenticanza. L’uomo, una volta giunti nella nuova casa, dovrà prendere in braccio la sposa per attraversare la soglia: secondo tradizione, sarebbe di cattivo augurio che la sposa inciampasse al momento di varcare la porta di casa.

Il riso ai tempi dei pagani veniva gettato sugli sposi per simboleggiare una pioggia di fertilità. Un’altra curiosità riguarda il bouquet: è secondo la tradizione l’ultimo omaggio dello sposo per la sposa e chiude il ciclo del fidanzamento. L’usanza vuole che lo sposo lo faccia recapitare al mattino a casa della sposa anche se in realtà è la sposa stessa a sceglierlo in quanto deve essere in armonia con il suo abito. In alcuni paesi è addirittura la suocera a regalarlo. Alla fine del ricevimento sarà lanciato a caso tra tutte le ragazze nubili: chi riuscirà ad afferrarlo dovrebbe sposarsi entro l’anno. L’usanza di ornare la sposa con i fiori è antichissima e nasce dal mondo arabo. Qui la donna che doveva sposarsi veniva ornata, il giorno delle nozze, con i fiori d’arancio, bianchi e delicati, simbolo di fertilità. L’usanza è nata come augurio per la sposa di avere una prole numerosa.

Dall’antica Roma giunge a noi invece l’usanza di sollevare la sposa durante il primo ingresso nella casa: facevano così per evitare che inciampasse, presagio infausto, in quanto significava che le divinità non la volevano accogliere. Ma questo gesto nasconde un altro significato: secondo il sentire degli antichi, infatti, la moglie è la custode del focolare e della casa, non deve allora varcare la porta in quanto lei stessa simboleggia la Casa.


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